Il mare d'inverno del fotografo Massimo Della Latta è il mare dell'interiorità, la propria; è il mare protagonista del suo io, è lo specchio dei sentimenti e del suo stato d'animo; è un mare mosso, cupo, inquietante, un mare pericoloso, agitato ed inquieto, schiacciato, compresso da un cielo tempestoso carico di nubi minacciose in arrivo dall'orizzonte. Problemi, inquietudini, dispiaceri che agitano e tormentano, è un mare che si fa rabbia, collera, paura che smuove e destabilizza tutto; così il mare fisico ed il cielo burrascoso fotografati, interiorizzati, fatti propri divengono espressione del sé, emblemi di tempeste di sentimenti indicibili, inconfessabili. E dopo la bufera che ha smosso e sconquassato, tenui raggi di sole squarciano le nubi; la quiete adesso, tutto è passato, abbiamo resistito e affrontato tutto in completa solitudine; siamo ancora presenti e saldi in attesa di nuovi moti, di altri uragani che ci proveranno per poi passare ancora una volta. E tutto questo ci rende più forti, ci fortifica e ci eleva a gradi superiori di consapevolezza.
Per il fotografo massimo Della Latta la fotografia viene così utilizzata come mezzo per esprimere il proprio mondo interiore, pura espressione visiva di emozioni intime, mezzo per mostrarsi e confessarsi a se stesso e a tutti coloro che possiedono quella preziosa capacità di accogliere ed ascoltare in silenzio. (V.P)
Mi chiamo Massimo,
sono un fotografo toscano,
nato e vissuto vicino al mare e
il mare è il protagonista della mia fotografia.
Il mare d'inverno,
con le sue onde lunghe, con i cieli minacciosi, con il salmastro che si respira a pieni polmoni,
con le sue solitudini,
che cerco di trasmettere con i miei scatti.