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lorenzo LESSI
La libertà nel fotografare, gettandosi in strada, nella mischia e nel caos umano. Nessun piano preconfezionato di costruzione dell'immagine, nessuna fotografia già scattata nella mente che invece deve rimanere sgombra, tabula rasa, terra incolta da seminare al momento, nella frazione di un attimo. Perchè un istante può racchiudere centinaia, migliaia, milioni di situazioni in essere e che grazie all'occhio del fotografo/osservatore prendono forma manifestandosi in soluzioni irripetibili. La strada è forse la scenografia piu' ricca e imprevedibile che un Fotografo può avere davanti ai propri occhi e l'essere umano è veramente il piu' formidabile degli attori mai esisti; il fatto di osservarlo attentamente nella sua quotidiana esistenza per essere pronti a "salvarne" le imprevedibili gesta equivale ad una profonda dichiarazione d'amore, compassionevole ed incondizionata verso l'Altro e verso se stessi. . (V.P)
Da quando ho scoperto la fotografia di strada ad Amsterdam nel 2007 (pur non essendo a conoscenza di cosa fosse), il mio fotografare è andato sempre più in quella direzione. Da ormai 10 anni, infatti, la maggior parte della mia produzione fotografica è ascrivibile a questo genere. La direzione è quella di andare nel mondo e "riconoscere" situazioni fotograficamente interessanti. Per strada se hai occhi attenti e a volte anche un po' di fortuna trovi di tutto: il surreale, il grottesco, la gioia, la sofferenza... puoi arrivare, sintetizzando, a "toccare con mano" la condizione umana. È un modo di scattare senza progetti e sovrastrutture che si confà molto al mio carattere e continua a stimolarmi anche a distanza di tempo. (Lorenzo Lessi)
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