La Fotografia di Giacomo Brunelli è dotata di quella straordinaria e magica capacità di trasformare la realtà quotidiana che ci circonda, così ordinaria, conosciuta e familiare in qualcosa di mai visto prima, di diverso, di altro, destabilizzando la nostra percezione, dischiudendo nuovi mondi e possibilità conoscitive.
Gli Animali, esseri a noi così vicini, noti, studiati e catalogati nelle più profonde essenze particolari vengono presentati dal fotografo come entità nuove, isolate, misteriose espressioni di significati indecifrabili e inaccessibili. Il Mondo Animale quindi e la Natura in generale che divengono e si trasformano in qualcosa di così diverso e spiazzante rispetto l'umana percezione; ne scaturiscono così simbolici fotogrammi di un mondo lontano, distante che pare ormai non appartenerci più, perso e dimenticato dalle moderne coscienze ipertecnologiche e artificiali.
E proprio lo sguardo dei nuovi e contemporanei esseri umano-sintetici figli della continua innovazione tecnologica, fluida, rapidissima e sovente vuota di contenuti tangibili danno l'impressione di venir simulati da questi prodigiosi fotogrammi incantati provenienti da mitiche realtà dimenticate.
Un Mondo Animale che sempre più sembra allontanarsi, in fuga, spaventato e torturato, ucciso e maltrattato dall'Uomo incapace di coglierne così i meravigliosi colori e quella  sublime importanza universale; un mondo in bianco e nero quindi, nero come la tenebra delle nostre colpevoli coscienze e bianco come l'accecante pazzia cifra caratteristica della nostra contemporaneità.
Giacomo Brunelli ci accompagna sicuro in dimensioni parallele permettendoci di percepire le sensazioni di queste enigmatiche creature, umanizzandole attraverso l'Arte fotografica e riuscendo finanche la loro trasformazione in esseri dotati di emozione ed intelletto. (V.P)