Fiorella Lamndis è attratta dall'uomo, dalla vita che questo conduce, dalle emozioni e sentimenti provati lungo il percorso dell'esistenza; riuscire ad arrivare fin dentro alla sua anima, fino alla sua essenza più vera e profonda immortalandola per poi trasporla nell'interiorità di chi osserva i suoi sublimi scatti ci sembra che sia la sua "missione" , il suo cammino all'interno dell'arte fotografica. In particolare possiamo ben osservare da alcuni dei suoi lavori presentati più sotto che l'occhio di Fiorella è solito soffermarsi su persone e scenari densi di pathos ed intrisi di una certa drammaticità e malinconia; a tal proposito vorremmo sottolineare ed evidenziare gli scatti "dedicati" alla terza età che in maniera molto forte costringono a riflessioni impegnative e sofferte riguardo le condizioni degli anziani nell'ultima stagione della loro vita e di conseguenza proprio  su  noi stessi in quanto futuri sperimentatori di tale "difficile" condizione. Tali scatti riescono infatti a intenerirci, commuoverci, smuovere il nostro animo in quanto non è arduo riconoscere in quelle fotografie il volto dei nostri cari, nonni, genitori, conoscenti che stanno vivendo o hanno vissuto gli ultimi anni della loro esistenza. Possiamo affermare che a Fiorella piace molto essere coinvolta emotivamente dalle vite altrui, le piace provare, sentire, conoscere, trovarsi a contatto con la vita in tutte le sue forme e varie età e proprio per questo che sia una "vera"  fotografa, appassionata dell'arte più autentica (la vita); per lei fotografare e' una necessita'; e' respirare, e' restituire agli altri l' emozione e tutti i sentimenti che provo, trovandomi davanti a determinate situazioni.E' bisogno di conoscenza, di dialogo, di contatti umani, e perche' no di dolore e di nuove esperienze. (V.P)