Federico ARCANGELI
"Splinters"
"....la Fotografia di Federico racconta l’uomo nella sua essenza piu’ speciale. Un uomo che cerca con tutte le sue forze di agire, amare, lottare, cambiare, riflettere all’interno di quel frammento di tempo concessogli, provando ad ogni costo ad illudersi e non pensare all’inevitabile fine che è pronta ad accoglierlo...."
Le nostre esistenze lasciano tracce sfumate, labili, nell’immensità dell’Universo infinito. Le nostre vite, battiti di ciglia nella storia del Cosmo imperscrutabile, prendono forma danzando vivaci nella trama sgranata spazio temporale. Fluttuiamo erranti, insicuri, nel Panta rhei della “dimensione” cosmica susseguendosi gli uni con gli altri all’interno di quella perenne ruota del continuo nascere e perire, essere/non essere/ e forse ritornare.
Viviamo spinti dalle emozioni, prendiamo parte ad uno spettacolo che si ripete da milioni di anni , forse piu’, eterno e senza tempo, differenziandosi e costituendosi in forme esteriori diverse e particolari ma sempre poi uguali ed identiche nella sostanza.
L’importanza e la bellezza solenne della Fotografia di Federico Arcangeli risiede nel prendere in esame tutto questo. E’ una Fotografia che procede nel fermare e rilevare, sottraendo allo spietato meccanismo dello scorrere del tempo, quei fotogrammi e frammenti esistenziali unici, appartenenti a quell’incredibile ed arcano film che viene proiettato ormai dalla notte dei tempi sullo schermo dell’umanità.
Amore, morte, solitudine, amicizia, eros, malinconia prendono così forma di Fotografia, di uno sguardo che penetra sensibile sotto la superficie della realtà, cercando di disvelarne l’essenza vera della sua consistenza.
Ogni singola fotografia scattata da Federico quindi si potrebbe avvertire come talmente “impegnativa” per mente e cuore di chi la osserva e profonda di significato tale da far vacillarne l’interiorità. Uno sconquasso così forte provocato da emozioni e sentimenti universali presenti come archetipi nel “sottobosco” di qualsiasi individuo che si risvegliano liberi ed appassionanti perché colpiti dalle “schegge fotografiche” prodotte dal fotografo.
Figure sfuggenti, sfumate che si agitano e scorrono veloci; impressioni e frammenti visivi di un Mondo che è apparentemente forma , “fenomeno” appassionante, ma di sostanza vera ed inafferrabile, la Fotografia di Federico racconta l’uomo nella sua essenza piu’ speciale. Un uomo che cerca con tutte le sue forze di agire, amare, lottare, cambiare, riflettere all’interno di quel frammento di tempo concessogli, provando ad ogni costo ad illudersi e non pensare all’inevitabile fine che è pronta ad accoglierlo. Quello che si racconta è una storia antichissima, che si ripete sempre uguale. E’ lo spettacolo allestito dall’Uomo per lasciare un’impronta del proprio passaggio.
E’ una Fotografia e uno sguardo curioso e compassionevole rivolto a quella “pellicola” che scorre ambigua e spesso indecifrabile davanti ai nostri occhi; rapidissima, confusa, sfuggente e spietatamente entropica. Una Fotografia per cercare di capire e trovare risposte chiarificatrici. Una fotografia espressione di un intelletto che ha sete di conoscere e conoscersi.
Si vive per non morire, si fotografa per capire e forse allo stesso tempo per sopravvivere immortali. (V.P)