Il progetto del fotografo Carmelo Eramo, presentato qui nelle nostre pagine, pur appartenendo alla contemporaneità e realizzato ai nostri giorni, ci proietta nel passato. Il nostro passato.
Gli scatti infatti rimandano ai fotogrammi di un film neorealista. La magia del racconto di Carmelo risiede proprio nell'aver saputo gettare con straordinaria sensibilità lo sguardo sulla realtà di piccoli paesi italiani di provincia nei quali il tempo a volte sembra essersi fermato. Una realtà «speciale» non unica in Italia ma anzi molto comune e diffusa tra le varie regioni che la compongono; realtà che potremmo definire antitecnologiche e antimoderne, quasi restìe al progresso galoppante nonostante questo in troppi casi, e con esiti purtroppo infelici, cerchi di sopravanzare e conquistare spazi che non gli appartengono; realtà che conservano in seno le secolari radici della tradizione e della storia del nostro territorio ma che purtroppo sembrano essere dimenticate dai più e condannate silenziosamente all'estinzione.
Grazie ad un elegantissimo stile «bressoniano» il fotografo ci propone uno spaccato emblema di piccoli centri e antichi borghi, alcuni dei quali svuotati dei propri abitanti-migranti, allontanatisi nel corso del tempo per sfuggire ad un presente troppo difficile, lasciando alcune di queste antiche realtà sempre più spopolate e in balia dell’inesorabile corso del tempo; realtà abitate spesso per lo più da persone anziane che qui continuano a condurre la loro esistenza quotidiana come hanno fatto per tutta la loro vita, in una dimensione atemporale, sospesa. Persone che resistono in una disincantata e rassegnata accettazione della propria condizione, legati alla propria terra da vincoli indissolubili, che si costituiscono come preziosi «documenti viventi" e testimonianze che si lasciano raccontare soprattutto da coloro che sono disposti a conoscerne il vero valore.
Una tenerezza e nostalgia pervade questo interessantissimo racconto composto con stile immediato e vero, carico di significati esistenziali e sociali che spingono a riflettere; coinvolgente perchè riguarda la nostra storia e memoria condivisa, le nostre abitudini, il nostro modo di vivere.
Per questo al fotografo Carmelo Eramo ci sentiamo di rivolgere un ringraziamento speciale. (V.P)