Penso che la composizione in fotografia sia molto simile al ritmo in musica. Se si dispone di grande ritmo si ha anche un grande senso della composizione. (Rodney Smith)
Se Pietrino Di Sebastiano fosse un musicista sarebbe sicuramente un formidabile compositore: composizioni "attraenti", elementi dell'immagine distribuiti, posizionati e centrati secondo le regole classiche della storia della fotografia, da vero esperto e conoscitore della materia. E’ proprio la composizione degli elementi, il bilanciamento dei "pesi" all'interno dell'immagine, uniti al contrasto cromaticamente netto bianco/nero- abbagliante/scuro che produce "armonia" all’interno della scena ritratta ; e sembra poi che questa stessa “armonia” che pervade la fotografia di Pietrino sia dotata della capacità di infondere una sensazione di calma e pace all'interno dell’osservatore che ammira rapito i suoi lavori.
La fotografia di Pietrino Di Sebastiano riesce quindi a colpire e calmare, pacificare l'interiorita' ; un minimalismo cercato e voluto insieme alla completa assenza della presenza umana sembrano inoltre avere la facoltà di suggerire una “nuova” dimensione, altra rispetto alla realta' ordinaria ma prodotta e scaturita proprio da questa. Una nuova dimensione quindi quella che prende vita dalle composizioni del fotografo generata da quegli elementi che ogni giorno ci circondano e osserviamo sbadatamente , con non curanza. Ed e' proprio questo, ci sembra di capire, il segreto che si nasconde dietro la fotografia di Pietrino Di Sebastiano: l'osservare, il guardare sempre con occhi "nuovi" scevri da quella abitudine e consuetudine che ci impedisce di vedere "oltre" l’ordinaria apparenza delle cose. (V.P)